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CREME SOLARI: cosa fanno i filtri chimici sulla pelle

Perché le creme solari con filtri chimici non vanno applicate tutti i giorni

I filtri chimici

L’esposizione prolungata ai raggi Ultravioletti conduce ad un precoce invecchiamento della pelle o pelle da marinaio oggi detta “photoaging”. I raggi UV, molto carichi d’energia, danneggiano sia le fibre elastiche sia quelle del collageno della pelle causando una precoce comparsa delle rughe e di macchie scure chiamate macchie solari. Alcuni composti chimici sono in grado di assorbire e dissipare questa energia prevenendo il foto invecchiamento e sono chiamati complessivamente filtri solari UV. Utilizzando tutti i giorni queste creme, i filtri solari UV, svolgendo la loro funzione assorbente, danneggiano la pelle.

I filtri chimici nei prodotti
cosmetici

Dalle creme solari alla cosmesi quotidiana

Nel secolo scorso i filtri solari UV erano presenti solo nelle creme solari, creme da applicare nei soggiorni al mare o nelle gite in montagna quindi per pochi giorni all’anno. Negli anni 2000 si è diffusa l’idea che utilizzando la crema solare tutti i giorni dell’anno si sarebbe potuto controllare l’invecchiamento da raggi solari. Prendendo spunto da questa idea, il mondo della cosmesi, ha pensato di introdurre i filtri chimici UV direttamente nei cosmetici skincare di utilizzo quotidiano e in quelli da trucco (make up foto proteggente). 

Filtri chimici nei prodotti della routine cosmetica

E' una buona idea?

Alla luce delle ultime ricerche mediche, probabilmente no. I filtri chimici UV registrati ed ammessi sono 28 Clicca qui per fonte e approfondimento e per ottenere una protezione ad esempio 50, devono essere inseriti in grande quantità nel prodotto finale, fino al 25-30 %. Uno studio recente sugli assorbimenti nel sangue dei filtri solari ha messo in evidenza come questi, dopo una singola applicazione su un’area vasta del corpo, raggiungano nel sangue picchi che superano i livelli ritenuti critici o pericolosi per sostanze chimiche. Clicca qui per fonte e approfondimento

L'Ente regolatorio europeo e la FDA americana

Nel corso degli anni ci si è accorti di una grave leggerezza commessa in tutti questi anni: nessuno dei filtri ammessi nella cosmesi è stato testato per la tossicità sistemica, cioè generale di tutto il corpo. Clicca qui per fonte e approfondimento
Questa “dimenticanza” ha spinto gli enti regolatori europeo e americano, a richiedere la presentazione di un dossier sulla tossicità sistemica di questi composti chimici. In attesa di sapere se i filtri siano tossici o meno per il nostro organismo si può prestare attenzione  e limitare le applicazioni sulla pelle.

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