Progetti

MOST PER FONDAZIONE IVO DE CARNERI ONLUS: il nostro impegno nel sociale

MOST crede fermamente che l’impegno nel sociale sia un contributo importantissimo per lo sviluppo delle nuove generazioni. Sostenere la crescita e il progresso di coloro che hanno meno opportunità è da sempre un aspetto di grande rilevanza della nostra attività. Per questi motivi MOST ha deciso di sostenere la Fondazione Ivo de Carneri Onlus contribuendo allo sviluppo di diverse iniziative:

  • Dal 2019 MOST si impegna a donare 1 € per ogni ordine ricevuto sul proprio e-commerce.
  • MOST è impegnata in un progetto di fornitura di Materie Prime al Laboratorio di Pemba così da poter agevolare e velocizzare i processi di preparazione direttamente in loco di composti necessari per la cura della pelle. Malattie e affezioni cutanee sono problematiche estremamente comuni nelle popolazioni africane. La pericolosità di queste malattie sta principalmente nelle conseguenze a cui può portare, la perdita di integrità della cute, infatti, espone gli individui al rischio di contratte infezioni potenzialmente letali.
  • Nel 2023 le donne della comunità di Pemba hanno deciso di ringraziare noi e tutti i clienti che ci permettono di sostenere attivamente la fondazione inviandoci delle tote bags realizzate a mano per le quali MOST ha deciso di donare 10 € per ogni borsa ricevuta. Queste borse saranno in omaggio a partire dal 27 Marzo fino al 10 Aprile per ogni ordine ricevuto sul nostro e-commerce fino ad esaurimento scorte.

Di cosa si occupa?

La Fondazione Ivo de Carneri Onlus nasce nel 1994 per volontà della famiglia, dei colleghi e degli allievi per ricordare il Professor Ivo de Carneri e si pone come scopo prioritario quello di costruire un Laboratorio di sanità pubblica nell’isola di Pemba.
La Fondazione promuove la lotta alle malattie parassitarie e infettive nei paesi in via di sviluppo, sostiene la ricerca e la formazione e opera per lo sviluppo socio-economico quali fattori essenziali alla salute e al progresso delle comunità.

Perché l’isola di Pemba?

L’isola di Pemba è collocata in una delle aree più colpite dalle malattie parassitarie e infettive. Negli anni Ottanta infatti, proprio in quest’isola, la Cooperazione italiana insieme all’Organizzazione mondiale della sanità, aveva attuato un importante intervento per il controllo della schistosomiasi, una delle prime cause di malattia nell’isola. In quell’occasione inoltre era stato formato personale locale e si erano stabiliti contatti scientifici internazionali di grande importanza che durano tutt’oggi.

Quali sono le aree di intervento della fondazione?

Tra gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite al fine di migliorare le condizioni sanitarie del mondo troviamo:

  • ridurre la mortalità infantile;
  • combattere Aids, malaria e malattie dimenticate
  • rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie.

La Fondazione ha fatti propri questi obiettive e con i diversi progetti fin qui sviluppati ha lavorato con intensità e dedizione al raggiungimento degli stessi nella comunità dell’isola di Pemba.

Uno dei fattori che contribuisce a ostacolare lo sviluppo e la crescita dei Paesi africani è il fenomeno della “fuga dei cervelli”. La formazione, sia delle comunità locali sia degli operatori che desiderano lavorare al loro fianco è una delle priorità della Fondazione Ivo de Carneri Onlus. L’impegno è quindi rivolto a operatori sanitari e professionisti sia di Pemba (Zanzibar) sia del resto del mondo, con l’organizzazione di corsi, l’assegnazione di borse di studio e dottorati di ricerca e la possibilità di effettuare stage formativi in collaborazione con scuole specialistiche e università.

Non può esserci un miglioramento delle condizioni sanitarie disgiunto da un miglioramento di quelle socio-economiche e ambientali. Da qualche anno con i suoi progetti la Fondazione persegue l’obiettivo di una cooperazione volta a favorire anche lo sviluppo del tenore di vita delle popolazioni dell’isola di Pemba con interventi mirati ad accrescere i fondamenti dell’economia locale. Negli anni si sono sviluppati, tra gli altri, progetti di sviluppo agricolo sostenibile e di sicurezza alimentare, di miglioramento e monitoraggio sistematico della qualità dell’acqua e di educazione e sensibilizzazione alla gestione dei rifiuti.

Vuoi sostenere anche tu la fondazione?