Punture di Medusa, cosa sono?

Le meduse posseggono i tentacoli che hanno funzione sia offensiva sia difensiva; essi sono rivestiti da particolari cellule dette cnidociti in grado di iniettare nella preda un liquido urticante. Il liquido urticante rilasciato durante le punture di medusa, è di solito costituito da una miscela di tre proteine:

  • una ad effetto paralizzante
  • una con effetto infiammatorio
  • una neurotossica

La puntura di medusa è rappresentata dalla reazione della nostra pelle una volta venuti a contatto con il liquido rilasciato dai loro tentacoli. Parlare di punture di meduse, in realtà, non è del tutto corretto. Le meduse, infatti, non hanno un pungiglione ma risultano essere estremamente urticanti attraverso i loro tentacoli.

Le conseguenze delle punture di medusa, quali sono?

Appena avvenuto il contatto tra la nostra pelle e la medusa noi percepiamo un intenso bruciore e dolore. Subito dopo la pelle diviene arrossata e compaiono piccoli rilievi cutanei detti pomfi. La sensazione di bruciore termina in 10-20 minuti e si trasforma in sensazione di intenso prurito. In alcuni casi la strisciata contro un tentacolo provoca la comparsa di bolle come se si fosse trattato di una ustione.
Il grado di dolore-bruciore è differente a seconda delle aree di pelle colpite e può diventare insopportabile se viene colpita più del 50% della superficie corporea.

puntura di meduse

Negli ultimi anni, durante la stagione estiva, è sempre più comune incrociare durante i classici bagni al mare le meduse e, in alcuni casi, è stato possibile vedere enormi banchi di meduse ricoprire le coste a pochi metri dalla riva. Questo fenomeno, secondo gli esperti, è dovuto principalmente all’innalzamento delle temperature. Da 20 anni a questa parte il Mar Mediterraneo ha registrato un innalzamento delle temperatura delle proprie acque che si aggira intorno ai 5° rendendolo un habitat sempre più ideale e confortevole per le meduse.

Esistono diversi tipi di meduse. Queste sono tendenzialmente innocue infatti non attaccano l’uomo. Sono proprio gli uomini solitamente a urtarle inconsapevolmente rimanendone urticati. Ma quali sono le meduse più pericolose?

  • Pelagia Noctiluca, molto comune e di colore violaceo
  • Physalia physalis, molto rara e con una forma di vela molto riconoscibile. Conosciuta anche come medusa caravella
  • Cubomedusa, detta anche vespa di mare si riconosce per la sua particolare forma cubica
  • Chrysaora hysoscella, bellissima per i suoi “ornamenti” che ne ricoprono la parte superiore
  • Drymonema dalmatinum, molto rara riconoscibile per la stazza davvero imponente per questa specie

Cosa fare in caso di puntura di meduse?

Se si è stati punti da una medusa e non si hanno a disposizione mezzi di medicazione l’unica cosa utile è far scorrere acqua di mare sulla parte infiammata. In questo modo si può diluire la tossina non ancora penetrata.
La medicazione corretta, invece, consiste nell’applicazione di Gel Astringente al Cloruro d’Alluminio.
Il Gel Astringente ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine delle punture di medusa.

Trattamento

  • Applicare Gel Astringente prima possibile e ripetere l’applicazione ogni 15 minuti fino a che si è spento il prurito/bruciore.

La pelle può rimanere per molti giorni arrossata o formare bolle e croste. In questi casi bisogna applicare PEG Unguento e proteggere la pelle dal sole con indumenti o medicazioni.

  • Non sfregare sulla pelle né la sabbia né la pietra calda. Le tossine delle meduse sono termolabili, ossia posso essere inattivate con il calore, ma si parla di una temperatura troppo elevata, circa 60-70 gradi. Meglio non rischiare una scottatura e curare la puntura con un altro rimedio.
  • Non applicare il ghiaccio: la tossina della medusa potrebbe conservarsi ancora più a lungo.
  • Non grattare: anche se è istintivo è importante non grattare la parte di pelle su cui si è stati punti perché, a causa della pressione esercitata, si corre il rischio di rilasciare ulteriore veleno.

Nei giorni successivi, non esporre al sole la zona del corpo con la puntura di medusa e non applicare creme solari poiché la pelle si infiamma di più. L’arrossamento si trasforma in pigmentazione persistente.

Dimenticatevi dei rimedi della nonna come urina, alcool e ammoniaca perché potrebbero peggiorare la situazione o spargere le cellule urticanti su un’area più grande.